A cura di Augusta Balboni
Regia Alberto Preti
Sono gli anni del “miracolo economico”. In uno sperduto ufficio di un indefinito ministero comincia una giornata apparentemente uguale a tutte le altre. Le figure che popolano quell’ambiente sono
rese grottesche dall’osservanza di rituali futili ed ossessivi, abili nel sottrarsi ad ogni assunzione di responsabilità e di iniziativa, incapaci di affrontare ciò che non rientra negli schemi quotidiani,
pronti a sferrare colpi bassi pur di fare carriera. Ma qualcosa di imprevisto (o forse di prevedibile) sconvolge le tranquille consuetudini e i placidi e diseguali ritmi di lavoro. Malgrado gli sforzi per limitarne le conseguenze, una crepa si è aperta, un velo si è alzato, e nulla potrà tornare come prima. O forse no, perché nel mondo della burocrazia – come in quello della fisica – nulla si crea e (soprattutto) nulla si distrugge.